CIGO, lista di mobilità volontaria, SVENDITA

23 maggio 2010

FINALMENTE anch'io mi godo un pò di meritato riposo dopo 24 anni ed 8 mesi trascorsi in Siemens Data - Siemens Nixdorf - Siemens Informatica - Siemens IT Solutions and Services, in un'unica parola la nostra azienda.

Premetto che non aprirò un blog vero e proprio onde evitare possibili e probabili inserimenti fuori dal coro.
Diciamo che è un modo del tutto personale di esorcizzare i mala tempora che attraverso.
Tuttavia chi vuole dare un suo contributo può inviare il testo alla mail che viene visualizzata passando con il mouse sulla scritta CONTATTI in alto a sinistra nella homepage. Sarà mia discrezione inserire quanto ricevuto mantenendo anonimo l'intervento, a meno di un'esplicita richiesta.

Dal 2004 siamo in stato di emergenza, abbiamo visto il nostro profilo professionale abbassarsi perchè dovevamo rimboccarci le maniche. Ma le cose sono peggiorate, non era una fase di passaggio. Adesso, purtroppo, siamo quello che facciamo, quindi dei braccianti del bit, come tanti se ne possono trovare nel circo digitale dell'informatica.
Un tempo anche noi avevamo i prestidigitatori che tiravano fuori dal cilindro nuove opportunità lavorative ora ci sono rimasti solo gli acrobati che si arrampicano sugli specchi ed i clown. Ma questi non ci sono mai mancati; ne abbiamo di vecchia data e nuovi di zecca.

Fino ad oggi mi sono posto varie domande che ho sempre girato a chi presumevo potesse darmi una risposta. Probabilmente mi sono indirizzato a colleghi disinformati come me. Per questo le inserisco qui di seguito: hai visto mai che qualcuno possa rispondervi?

Domanda: Fino ad oggi il mio costo verso il cliente era appesantito dal cosiddetto costo interno comprendente anche parte del costo delle persone di staff. Ora che sono in CIGO chi si carica di questo costo?

Proposta: Estendere a tutta l'azienda la CIGO per 4 ore tutti i venerdì. Ciò permetterebbe di risparmiare oltre alle 4 ore moltiplicate per le unità non dirigenziali anche il costo della mensa. Certo non risolverebbe i problemi di fondo che assillano la nostra azienda, ma sarebbe un chiaro segnale di eguaglianza nel trattamento di questo momento critico.
Le persone, di quella che continuo a chiamare area di sviluppo, che comunque risulteranno non coperte da commessa potrebbero partecipare a brevi seminari tenuti dai colleghi sulle tecnologie con cui l'azienda gestisce i propri progetti (ad esempio PKI, Card Management System, CMS, etc.)

Domanda: Possibile che non conosciamo mai bene i numeri dei dipendenti della nostra azienda? Tanto meno a cosa lavorano, o su quale cliente sono impegnati? Quali sono gli attuali clienti della nostra azienda?

Domanda: Quali sono gli attuali clienti della nostra azienda (sempre che ce ne siano ancora...)?

Domanda: Sempre in ambito trasparenza: perchè il mio curriculum (vedi Acman) è visibile dai miei superiori ed io non ho la visibilità sui loro? Ritengo un mio diritto conoscere le persone con cui devo collaborare.

23 maggio 2010

Domanda: Dove sono finiti i buoni propositi in ambito sicurezza e salute? Non tutti ricorderanno che nel lontano 1998 l'allora Siemens Nixdorf inviò un opuscolo e due floppy per l'autoistruzione circa il VDT e Salute - Conoscere e prevenire i disturbi legati all'uso di unità video. E' cambiato il nome dell'azienda non le problematiche inerenti la salute dei suoi dipendenti.

Proposta: L'utilizzo dei notebook per più ore consecutive deve prevedere un'unità video esterna e possibilmente anche una tastiera esterna. Questo perchè non è possibile mantenere nè la giusta distanza del video dagli occhi, nè la corretta postura della schiena.

25 maggio 2010

Brutte, bruttissime notizie... non aspettavo di meglio.
Ce lo siamo proprio meritato. Ieri all'ennesima riunione sindacale eravamo poco meno di 50, ma il momento era di quelli critici. Solo per Roma si parla di una richiesta di CIGO per 47 persone.
Forse quelle quarantasette erano tutte lì.
E gli altri? INCREDIBILE, non c'è lavoro, non ci sono commesse nè clienti, i commerciali brancolano nel buio più totale, l'intellighenzia aziendale è tutta tesa al parto del piano industriale e loro invece sono pieni di lavoro, per di più urgente tanto da dover saltare un'umile riunione di un'ora.
Ma io li capisco, io che non ne ho saltata una, io li capisco; presenziare alle riunioni sindacali porta jella.
Ed infatti stamattina ha citofonato la postina esclamando esultante 'Telegramma! A che piano?'.
Panico.
- In questa azienda non si può stare tranquilli neanche in CIGO - ho pensato.
Ero sicuro che avrei avuto il prolungamento fino al 12 giugno, ma per un attimo ho temuto il peggio: domani devo rientrare!
Ed invece mi sono salvato. L'azienda ha avuto il dubbio che mi dessi malato prima di ricevere il telegramma di estensione della CIGO.
Grazie per la fiducia, che indubbiamente non merito, visto che un'idea di come andrà a finire me la sono fatta.
Ma non chiedetelo a me; chiedetelo a chi non era presente all'assemblea, loro sì che hanno capito.

09 giugno 2010

Chissà con chi bisognerebbe prendersela se la nostra azienda ha perso la capacità di ottenere nuove commesse!
Troppo facile inveire con i commerciali visto che anche loro puntano il dito verso la dirigenza: ma questo lo sanno fare tutti ed una mano sulla coscienza devono mettersela anche loro.
Non sarà mica che attendendo il cambio di luglio-settembre con strascico ad ottobre non ci si voglia impegnare troppo sapendo di non poter mantenere fede ai contratti? E nel frattempo terminano anche le ore dei contratti di carattere internazionale ed allora sì che bisogna aumentare il numero di persone in CIGO.
Un dubbio però mi viene: non è che per caso qualcuno se la scampa sempre?

Da oggi mi godrò una ulteriore estensione della CIGO fino al 30 giugno: altro tempo per meditare sulla considerazione che l'azienda ha dei suoi dipendenti o forse dovremmo chiamarli già da adesso imprenditori. Io, tanto per allinearci con l'andamento lavorativo post legge Biagi, muterei il contratto a tempo indeterminato con brevi anzi brevissimi contratti a partita iva molto ben remunerati, ma, è chiaro, solo in presenza di commesse.
Che c'è non vi vedo d'accordo! Cosa pensate che sia allora questo assurdo ed ignobile utilizzo di un ammortizzatore sociale che pesa (e quanto pesa su tutti noi)?
VIVA il mercato libero.
Non vi sentite già imprenditori, non vi vedete nel gotha degli evasori? Meditate gente, meditate.
P.S. A proposito... immagino sia stato un successone l'ora in meno richiesta dall'RSU per venerdì 28 maggio. Peccato, come avrei voluto esserci per fare le foto all'uscita dei tornelli.
Un'idea per l'RSU: la prossima volta, se ce ne sarà un'altra, picchettate i bagni... funziona.

06 luglio 2010

Stavolta è arrivata la lettera (veramente da un pò). Sì perché non avevo mai ricevuto la lettera di CIGO.
E, puntuale come la morte, è arrivata anche lei. Fino al 25 settembre. Così si fà! Non questo continuo centellinare sospensioni e spendere in telegrammi; un secco periodo. E ben ti sta.
Ed ora cosa aspettiamo? L'inizio della CIGS, la mobilità volontaria o i decessi per l'eccessiva calura? Fino ad oggi nessuna proposta, ma c'è tempo: sì infatti c'è tempo per tutti.
Ed i contratti? Dal mio esilio non ho informazioni certe, come immagino un pò tutti i dipendenti. Ma da fuori, dall'interno di altre realtà informatiche si alza la stessa domanda: ma la Siemens (così ancora siamo conosciuti) che fà? Perde commesse e ancor peggio si lascia sfuggire (o invita ad uscire) i collaboratori di anni verso la concorrenza.
Sempre lo stesso dubbio: ma che sia voluto?
Devo confessare che proprio ieri mi sono trovato in imbarazzo: non ricordavo assolutamente quale era la denominazione sociale della nostra azienda. O meglio cosa veniva dopo Siemens? E già, a forza di cambiare! E a forza di periodi di sospensione!
Questo l'azienda lo sa di sicuro: più si tengono distanti i collaboratori, più sarà difficile trovare un'integrazione sana.

30 agosto 2010

Fuori 100!
La nostra azienda ha finalmente partorito il suo piano industriale: diventare una società a conduzione familiare.
Proprio così: di questo passo quanti ne rimarranno?

Proposta per il sindacato: Abbiamo capito che il problema è esclusivamente di natura economica e quindi è sicuramente meglio che lavorino più persone guadagnando di meno. Attivando il part-time a livello aziendale per un periodo di almeno sei mesi prenderemmo respiro in attesa di gare e nuovi progetti, garantendo a TUTTI il giusto per questo momento di estrema crisi. Anche in questo caso l'azienda per evitare una partecipazione alla gestione addurrà come scusa il cliente: ma i progetti si portano avanti sia a tempo pieno che in part-time; sempre che chi li gestisca ne sia all'altezza.


29 settembre 2010

Meglio di così... da 101 a 84 dipendenti di cui l'azienda auspica l'allontanamento.
Quanti di questi sono oltre la soglia anagrafica di non risposta alla propria domanda di colloquio con un'altra azienda?
Ricordo, per chi non fosse informato, che sono rari anche i concorsi che prevedono un'età superiore ai 35 anni.
Calcolo degli incentivi alla mano, si direbbe che non solo la professionalità è in svendita, ma con lei tutta l'azienda.
Mi preoccupano però quei 17 dipendenti graziati dall'accordo. Se erano in esubero prima, in quale condizione si troveranno ai primi di Aprile 2011?
Ripeto quanto nella mia proposta del 23 maggio rivolta all'azienda: non buttiamo il tempo. In ambiente militare si è soliti dire 'se la forza c'è, impegnamola'. Organizzate degli incontri, dei seminari, delle sessioni di lavoro comune che non solo impegnino i dipendenti dell'area di sviluppo ancora in attesa di collocazione, ma li facciano sentire partecipi e non parassiti dell'azienda e permettano loro di acquisire nuove conoscenze e professionalità.

03 ottobre 2010

CI SIAMO!!!
Il contatto del II tipo è avvenuto... attendiamo sereni quello del III.
Purtroppo i numeri non convincono: l'obiettivo sembra essere la totale dismissione dello sviluppo software. E' solo una questione di tempo.
L'incentivo per uscire dall'azienda non è assolutamente allettante. Tenendo conto dell'età anagrafica dei dipendenti coinvolti non permette alcun tipo di iniziativa imprenditoriale.
Quanti andranno via? Questa è la vera scommessa dell'azienda. Da adesso ad un anno potrà attuare la nuova missione se avrà in carico ancora la metà dei dipendenti della lista di mobilità? No di certo se vuole esternalizzare il basso profilo. Ed il debito crescerà.

06 ottobre 2010

ATTESA INERTE.
Sarebbe troppo facile dire che:

La verità è che l'azienda vuol farci toccare con mano la propria riconoscenza.
Ma, come diceva un nostro carissimo collega, non è passato un giorno che il buon Dio ha mandato sulla Terra, che l'azienda non abbia lucrato sulla nostra professionalità, sulla nostra creatività, sulla nostra correttezza verso i clienti.

ACCORATO APPELLO: possibile che nessuno si opponga a questo scempio?

Faccio una breve digressione antropologica sulla metamorfosi dei rapporti in azienda:

30 novembre 2010

AVVISO AI NAVIGANTI
All'indirizzo http://www.inps.it/docallegati/ mig/doc/pubblicazioni/opuscoli potete prendere visione della normativa applicata dall'INPS (casintguad.pdf).
A seguito di un incontro con il personale dell'INPS di via Igino Giordani (Tiburtina) riporto quanto può essere utile:

10 gennaio 2011

NON COSI'
Ero convinto che alla fine la strada scelta sarebbe stata quella della cessione di un ramo di azienda, ma non di tutto l'ALBERO.

03 febbraio 2011

AVVISO AI NAVIGANTI
A proposito di lavoro in mobilità: questo è quello che risponde la FISMIC:
Fermo restando che per collaborazione occasionale si intende una prestazione assimilabile al lavoro autonomo resa ad un committente senza però entrare a far parte della sua organizzazione aziendale e nei limiti di tempo e di reddito stabiliti dalla legge e più precisamente: non più di 30 giorni per ogni committente e per un importo complessivo annuo di 5000 euro tra tutti i committenti. Se tutto si mantiene entro questa soglia non si pagano contributi previdenziali, ma solo una ritenuta di acconto pari al 20% dell'importo lordo che sarà trattenuta alla fonte dal committente.
Per quanto riguarda la cumulabilità con la mobilità ci sono dei contenziosi in corso con l'inps che non riconosce la sospensione della mobilità in questi casi, per cui se si tratta di mobilità collegata alla pensione non so se conviene rischiare.
Sarebbe meglio farsi assumere con un contratto a tempo determinato in modo da sospendere la mobilità per il periodo di lavoro e poi rientrarvi alla scadenza del contratto: questo si può ripetere anche più volte durante il periodo di mobilità.

MEDITATE GENTE... MEDITATE.

17 febbraio 2011

UN APPELLO ACCORATO
Mi farebbe piacerebbe che, se avessimo una costituzione, venisse inserito un articolo riguardante il lavoro; che so andrebbe bene come articolo il numero 4.
Dovrebbe sancire il diritto al lavoro e valorizzarne il dovere per l'utilità dell'intero paese, non soltanto per pochi eletti.
Ma poi, sempre che ci fosse, questa costituzione non verrebbe assolutamente rispettata e, mi sbilancio ancora di più, non sarebbe assolutamente conosciuta, perché si farebbe del tutto per non insegnarla.
E allora eccoci qui... oggi stiamo vivendo un momento di grande transizione in ambito lavorativo; dobbiamo considerare finita una fase temporale che ci ha visto anelare e godere di un posto di prospettiva stabile.
FLESSIBILITA' è la parola più gettonata, ma non è chiaro a tutti che la flessibilità deve essere presa in considerazione sia dal lavoratore che dal datore di lavoro. Il lavoratore non può pretendere di avere una sicurezza assoluta e continuativa della propria attività, ma neanche il datore di lavoro può dormire sereno: anche lui dovrà caricarsi dell'incertezza della continuità. Perché se il salario si abbassa e l'incertezza aumenta la qualità del lavoro diminuisce e così anche la fedeltà.
Se facciamo scontrare i due attori principali del sistema lavorativo, se mettiamo sempre l'uno contro l'altro il lavoratore contro il datore di lavoro potremo solo peggiorare la situazione. Il progresso lavorativo è nelle mani del governo, è lui che deve normalizzare un momento così asincrono.
Chiedere ai lavoratori di rimanere più anni al lavoro ed allo stesso tempo permettere i licenziamenti per gli over 45 non è saggio: è una delle cose da normalizzare.
Concedere ammortizzatori sociali che garantiscano un periodo temporale per trovare un'alternativa lavorativa è certo encomiabile, ma se il momento non è dei migliori si deve dare la possibilità ai lavoratori di integrare l'ammortizzatore con strumenti che lo pongano fuori del mercato nero.
Chiedere ad un lavoratore in mobilità di accettare unicamente un lavoro subordinato e a tempo determinato per mantenere in essere l'incentivo di mobilità è come indicargli l'unica strada possibile: il lavoro nero.
L'unica alternativa concessa dalla legislazione corrente (Legge Biagi) è il lavoro occasionale (con ritenuta di acconto). Potrebbe essere una soluzione che permette al lavoratore ed al datore di lavoro di conoscersi e di guidarli verso una collaborazione subordinata. Ma il limite di € 5000,00 lordi l'anno non aiuta a compensare l'incentivo di mobilità né a permettere un minimo di inserimento nel lavoro. Il tetto economico del lavoro occasionale non deve essere illimitato, ma regolamentato soprattutto nei casi di compensazione agli ammortizzatori sociali.

ULTIMISSIME DALL'INPS
Assolutamente da verificare quanto sotto esposto via telefono dalla sede Inps Roma Tiburtino:
in mobilità è possibile usufruire di lavoro occasionale informando l'Inps (entro il mese lavorato) delle giornate effettuate che verranno detratte dall'indennizzo mensile. A quanto pare l'unica cosa che l'Inps ha interesse a conoscere sono le giornate e non il compenso.

23 febbraio 2011

ANCORA NOTIZIE DALL'INPS
Riassumo quanto mi è stato detto alla sede Inps Roma Tiburtino:

Rimane un punto oscuro: nel periodo di preavviso il dipendente è iscritto nelle liste di disoccupazione, ma per lui vengono erogati i contributi previdenziali: cosa accade se accetta un lavoro a tempo determinato? Ha doppia contribuzione previdenziale? La mia ipotesi è di chiedere all'azienda la sospensione della contribuzione monetizzandola.

1 marzo 2011

NON CI SIAMO CAPITI
Per tutti, ma soprattutto per coloro che gestiscono o pensano di gestire delle aziende esemplifico in uno specchietto le possibilità lavorative di un libero cittadino disoccupato iscritto nelle liste di mobilità:

Contratto a tempo determinato
Riduzione dei contributi INPS per 12 mesi come apprendisti
Contratto a tempo indeterminato
Riduzione dei contributi INPS per 18 mesi come apprendisti più 50% indennità spettante al lavoratore

6 giugno 2011

ANCHE NOI SIAMO “INDIGNATI……”
Dopo un lungo (e colpevole) silenzio Siemens It Solutions and Services spa torna a far sentire la sua voce. Lo fa, brutalmente, richiedendo la messa in cassa integrazione straordinaria di 240 persone (circa il 60% della sua attuale forza lavoro) suddivise fra Milano, Roma ed Avellino e, per giunta, alla immediata vigilia della cessione dei suoi servizi IT ad Atos Origin.
Il servizio su http://indignatossis.blogspot.com

24 dicembre 2011

Chiudiamo quest'anno con una buona novella
Ebbene sì, esiste un Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per la categoria delle agenzie di somministrazione di lavoro!
Se avete la fortuna di lavorare per una agenzia di lavoro (meglio identificata come di Somministrazione) a tempo indeterminato o determinato e riconosciuta (vedi) appartenete a tale contratto di lavoro.
Qui potete scaricare il documento integrale.
Per le prestazioni offerte ai lavoratori a tempo determinato da EBITEMP guardate qui.

30 gennaio 2012

Riscatto del fondo Cometa
Ricordo a tutti coloro che hanno in essere un fondo Cometa che il lavoratore in mobilità può richiedere il riscatto dell'intera somma presente nel fondo. Per tutte le informazioni seguire questo link.

26 febbraio 2012

Datemi notizie
Un appello a tutti coloro che vogliono dare voce, anche se anonima, alla loro situazione in azienda. Mandatemi una email.

15 marzo 2012

Per chi come me non ne era a conoscenza
In mobilità è possibile effettuare ritenute di acconto per un max di € 4.800,00 per anno solare mantenendo l'indennità.
Stessa cosa per la collaborazione coordinata e continuativa (contratto a progetto) per un max di € 8.000,00 per anno solare.
In entrambe i casi si deve avvisare l'Inps con una dichiarazione preventiva ed una consuntiva.
Qui per scaricare il documento integrale.

5 settembre 2012

Ancora sulle agevolazioni per l'assunzione di lavoratori in mobilità
Riporto la porzione della tabella visibile sul sito del Ministero del Lavoro LEGGI

agevolazioni

alla prossima... intanto un'anticipazione del mio eBook su "Risorse UMANE ovvero Una storia di ordinaria mobilità" (leggi)

aggiornato al 5 settembre 2012